Coloro che si dilettano nel trascorrere il tempo libero tra ami, mulinelli e canne da pesca troveranno nel Lago di Garda e nel Lago di Ledro una varietà di specie ittiche che cattura l’interesse. Altrettanto affascinanti sono i laghi dei dintorni, il fiume Sarca, i suoi affluenti e le altre piccole acque del Garda Trentino. Queste zone sono abitate da specie come la trota, il cavedano, l’alborella, la tinca, la trota fario, la pregiata trota marmorata, il barbo, il luccio, la carpa, e il carpione, specie autoctona del Lago di Garda.

Per cimentarsi nella pesca in queste acque, non è necessario possedere una licenza specifica: è sufficiente munirsi di un permesso giornaliero o settimanale, ottenibile presso gli uffici turistici di Riva del Garda, Arco, Torbole sul Garda, Pieve di Ledro o nei bar affiliati a Comano Terme, o ancora online tramite il sito Trentino Fishing. 

Pescare nei laghi e torrenti del Garda trentino

I laghi di Lamar

Gli amanti della natura e della pesca trovano nei Laghi di Lamar un luogo ideale per il divertimento e il relax. Questi laghi, situati ai piedi della Paganella, sono originati da una frana che ha separato un unico corpo d’acqua in due bacini distinti: il lago Santo a sud e il lago di Lamar a nord. Il lago di Lamar, con le sue acque trasparenti e intensamente verdi e circondato da una rigogliosa vegetazione, offre un ambiente perfetto per la pesca, così come per escursioni e trekking.

Il lago di Cavedine

Il Lago di Cavedine attrae sia pescatori che appassionati di windsurf. Grazie a una scuola di vela presente da anni, il lago si è guadagnato una reputazione anche tra gli sportivi. Collegato attraverso un emissario artificiale ai laghi di Toblino e di Santa Massenza, le sue acque sono utilizzate sia per produzione idroelettrica sia per attività ricreative. Le sponde occidentali conservano un ambiente naturale e intatto, offrendo un paesaggio ideale per chi pratica la pesca.

Il lago di Lagolo

Immerso in un contesto alpino, il Lago di Lagolo è circondato da prati, campi e boschi di conifere e latifoglie. Noti per le leggende che narrano di misteriose proprietà terapeutiche delle sue acque, il lago offre un rifugio tranquillo e ispiratore, particolarmente durante i mesi invernali quando il gelo lo rende ancora più magico.

Il lago di Ledro

Il Lago di Ledro, noto per le sue acque pulite e per i ritrovamenti archeologici di palafitte neolitiche, offre opportunità per diverse attività acquatiche come nuoto, canoa e pesca. La sua posizione e la purezza delle acque lo rendono una meta ideale per gli appassionati di storia e di attività all’aria aperta.

Il sito palafitticolo adiacente al Museo delle Palafitte di Ledro, in località Molina, è infatti il più importante sito palafitticolo in tutta Europa per estensione e conservazione: qui si può visitare un’accurata ricostruzione del villaggio neolitico con capanne su palafitte, che sono state arredate all’interno con oggetti e manufatti dell’età del bronzo. È visitabile da marzo a giugno e da settembre a novembre, con ingresso a pagamento.

 

Il lago di Tenno

Il Lago di Tenno, spesso chiamato “lago Azzurro” per le sue acque di un intenso azzurro-turchese, è incastonato in un ambiente alpino e offre un’atmosfera di pace e bellezza naturale. Questo lago, con il suo ambiente incontaminato e le sue acque cristalline, è il luogo perfetto per chi cerca tranquillità e bellezza naturale.

Alla fine del periodo di pioggia, in autunno per esempio, il suo livello risulta essere 15 metri più alto rispetto al periodo estivo, quando la piccola isola al centro dello specchio d’acqua è accessibile a piedi. In inverno, invece, quest’isola scompare e dal lago spuntano soltanto gli alberi. Al contrario della zona del lago di Garda, qui il tempo sembra essersi fermato. Attorno non vi sono costruzioni, il paesaggio è caratterizzato da un fitto bosco. Questo, assieme alle pietre bianche del fondale, conferisce al lago il suo colore verde-azzurro di aspetto quasi tropicale. Il lago di Tenno non è raggiungibile in macchina, si accede invece mediante una lunga scalinata medioevale. Pescare in queste acque è un’esperienza unica e intensamente rilassante.

Il lago di Terlago

Situato a breve distanza da Trento, e il vasto Lago di Garda offrono un habitat ricco per una varietà di specie ittiche, rendendoli destinazioni predilette per i pescatori di ogni livello. Ricco di vegetazione sommersa e di pesce, è l’ecosistema lacustre più ricco del Trentino ed è considerato un vero paradiso dai pescatori per la presenza di numerose e pregiate specie ittiche: il luccio, la trota lacustre autoctona, la carpa, la tinca, il cavedano, ecc.

Il lago di Garda

Il Lago di Garda è il più grande lago d’Italia. Questa area, dove il clima mediterraneo incontra quello alpino, offre un contrasto paesaggistico unico tra montagne imponenti e vegetazione lussureggiante. Per poter pescare nel lago di Garda è necessaria una valida licenza di pesca italiana o licenza turistica sostitutiva, mentre per i fiumi e i piccoli laghi è richiesto un permesso giornaliero, settimanale o annuale disponibile presso l’Associazione Pescatori Basso Sarca, con uffici informativi a Riva, Arco e Torbole. Il costo del permesso giornaliero è di 15,00€.

Il fiume Sarca

Conosciuto localmente come “la Sarca”, questo torrente nasce dai ghiacciai del gruppo Adamello-Presanella e si riversa nel Lago di Garda dopo un percorso di circa 80 km. Caratterizzato da un letto ricco di ghiaia, ciottoli e massi, il fiume offre rapide spettacolari nella sua parte superiore, che si placano avvicinandosi alla Forra del Limarò, dove il fiume si allarga in una valle pianeggiante. È l’habitat ideale per salmonidi, temoli, cavedani e altri pesci bianchi, con tre zone NO KILL dedicate alla pesca a mosca e allo spinning.

Il torrente Rimone

Il torrente Rimone, un canale artificiale che collega il Lago di Castel Toblino al Lago di Cavedine, svolge un ruolo cruciale nell’alimentazione di una centrale elettrica locale. Nonostante la sua natura artificiale, offre un habitat ricco per vari pesci come salmonidi, temoli e lucci, e include una lunga zona NO KILL dedicata alla pesca a mosca. L’Associazione Sportiva Pescatori Dilettanti Basso Sarca supervisiona la pesca in questo corso d’acqua.

Cosa e come pescare nel Garda trentino

La pesca Catch & Release, sempre più popolare, permette di catturare e rilasciare immediatamente il pesce, minimizzando l’impatto ambientale. Questa pratica riflette una filosofia di rispetto verso la natura, consentendo ai pescatori di godere del brivido della cattura senza pregiudicare le popolazioni ittiche. Le tecniche utilizzate includono spinning e pesca a mosca con ami senza ardiglione. Ci sono anche zone specifiche nel Garda trentino, dette NO KILL, dove è vietato trattenere il pesce catturato, e zone libere o “pronta pesca”, dove è permesso trattenere il pesce, con limitazioni specifiche per preservare la sostenibilità delle specie.

La pesca sportiva nella Valle dei Laghi

La Valle dei Laghi, situata tra il Lago di Garda e la città di Trento, è ricca di specchi d’acqua artificiali ideali per la pesca sportiva. L’Oasi Lago Bagatol a Dro, a pochi minuti dal nostro hotel, è un luogo noto per le competizioni di pesca, aperto per lo svago con servizi come bar e area picnic. Il Lagostel, vicino a Terlago, è famoso per l’abbondanza di trote, rendendolo un sito prediletto per chi pratica la pesca a spinning. Infine, il Vecchio Mulino Naran, tra Vezzano e Trento, offre la possibilità di pescare trote iridee, fario e salmerini, con la possibilità di noleggiare attrezzatura e organizzare picnic o grigliate.

Vuoi passare una giornata all’Oasi Lago Bagatol a Dro?

La pesca al luccio e al coregone: due specie particolarmente diffuse nel Garda trentino

La pesca al luccio è particolarmente apprezzata in Trentino, essendo il luccio un predatore imponente che offre emozionanti sfide ai pescatori. Questo pesce, che può raggiungere dimensioni notevoli, è presente in molti laghi e fiumi del territorio, con il Lago di Cavedine e il Lago di Terlago come luoghi ideali per la sua pesca. Gli strumenti necessari per catturare un luccio includono canne robuste e lenze resistenti ai suoi denti affilati.

Il coregone, noto anche come lavarello o “spigola delle acque dolci”, è un altro pregiato abitante delle acque dolci del Trentino. La pesca a coregone può essere praticata sia da riva che da barca. Da riva, si usa una tecnica che richiede l’uso di piombi pesanti e una lenza multi-amo per imitare le larve di insetti. In barca, si adottano tecniche specifiche per stimolare l’attenzione dei coregoni, spesso con movimenti verticali della lenza per imitare gli insetti che risalgono dalla profondità verso la superficie.

Con queste variegate opportunità, il Garda Trentino si conferma una destinazione ideale non solo per gli amanti della pesca ma anche per tutti coloro che desiderano immergersi nella natura e nella tranquillità delle sue acque.

  • Viale Martiri XXVIII Giugno 2 Riva del Garda – Italy