L’aperitivo consumato all’aperto tra stuzzichini, cocktail e bicchieri di vino? Una tradizione secolare tutta italiana. Tra happy hour e apericena, l’aperitivo attraversa i pomeriggi italiani fino a sera inoltrata, una pausa relax tra amici. Simile alla tradizione delle tapas spagnole e all’happy hour americano, ha in realtà delle caratteristiche del tutto particolari. Ma a cosa si deve il suo successo e perché l’aperitivo, quello vero, si fa solo in Italia?
La storia dell’aperitivo italiano
Secondo alcune teorie, l’origine dell’aperitivo potrebbe essere ricercata in Piemonte, nella consuetudine della “merenda sinoira“, una sorta di cena leggera a base di assaggi, quella che oggi è diventata l’apericena. Questa tradizione regionale prevedeva la degustazione di numerosi stuzzichini, fino a trenta, che diventavano in pratica la cena vera e propria. Vino e birra erano le bevande consumate in queste occasioni.
Oggi l’aperitivo comprende molte bevande alcoliche e analcoliche differenti, colorate e zuccherine. Nei testi storici del XVI secolo di erboristeria e alchimia, sono presenti diverse citazioni sui vini all’assenzio o genziana, utilizzati per scopi digestivi e per stimolare l’appetito delle persone debilitate. L’amaro, infatti, stimola i ricettori della lingua e dello stomaco, che secernono succhi gastrici favorendo la digestione e l’appetito. La loro era una funzione appunto aperitiva, ovvero di apertura dello stomaco in latino, da cui deriva l’evoluzione della merenda piemontese.
La grande tradizione liquoristica italiana ha svolto un ruolo fondamentale anche nella formazione del gusto degli italiani, cultori di cocktail e liquori amari che iniziarono ad accompagnarsi al vermouth, che fino ad allora era stato il protagonista dell’aperitivo. Durante la prima guerra mondiale, l’Italia subì una profonda contaminazione, passando dal classico vermuttino alla miscelazione di cocktail con due o più ingredienti. Tra questi vi erano i pre-dinner, confezionati con vermouth, gocce di bitter, gin o whiskey, che si diffusero in Europa. Non va dimenticato il ruolo del vino, soprattutto spumante e champagne, che ebbe un’importanza fondamentale in questo periodo.
Dagli anni ’50, con il boom economico e un nuovo benessere nella classe media, le occasioni di consumo si moltiplicarono fino a trasformare l’aperitivo in quell’occasione di incontro tutta italiana, un simbolo dell’italian lifestyle anche con proposte mirate del territorio.
Perché tutti amano l’aperitivo?
Noi italiani amiamo l’aperitivo e lo abbiamo trasformato e raffinato fino a farne un’occasione di scoperta delle particolarità locali. Per sette turisti stranieri su dieci il drink da sorseggiare all’aperto è un momento irrinunciabile per godersi specialità locali e gli angoli più affascinanti di città e borghi. Il turismo slow e sostenibile è affascinato dai piccoli borghi dove la qualità dei prodotti è alta e il tempo rallenta circondati da piazze, monumenti storici e luoghi indimenticabili. Quando uno straniero pensa all’Italia immagina giornate di sole, suggestivi angoli nelle più belle città d’arte del mondo, cascine tra le verdi colline, tavolini all’aperto e bicchieri che tintinnano: godersi la vita in modo semplice.
E come sempre siamo stati degli ottimi esportatori di tradizioni: in tutte le capitali del mondo l’aperitivo all’italiana è diventato una tendenza irresistibile.
Il brunch: una tradizione anglosassone dal sapore italiano
Se siamo ottimi esportatori, siamo anche fantasiosi importatori e trasformatori di tradizioni. Il brunch ha ormai preso piede anche in Italia. Il brunch non è altro che l’aperitivo della mattina, a metà strada tra una colazione, dolce all’italiana o salata, e un abbondante aperitivo prima (o al posto) del pranzo.
Negli Stati Uniti si fa strada negli anni ’70, mentre in Italia è diventato una comoda alternativa solo negli ultimi anni, legato ai nuovi ritmi indotti dal lavoro. È ovviamente perfetto per il week end, quando ci si alza più tardi e non si ha voglia del tradizionale pranzo della domenica, ormai relegato alle feste comandate. Il brunch racchiude in sé l’informalità dell’aperitivo con quel tocco di pigrizia e italian lifestyle.
E il Serendipity Brunch?
Piatti dolci, tipici della colazione, e piatti salati, rubati al pranzo, freschi e soprattutto easy, ma che hanno come regola ferrea la qualità degli ingredienti, come sempre. Il sabato e la domenica, dalle 11 alle 14.30, al IV Gardan è il momento di unire lo stile italiano e inglese.
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- Viale Martiri XXVIII Giugno 2 Riva del Garda – Italy
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